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Il vetro

                Il vetro
Oltre quel vetro si scorgeva un cielo plumbeo e sotto gocce di pioggia, c’era lei che camminava di stratta di fretta
Lo sguardo basso, gli occhi tristi e vuoti ma allo stesso tempo pieni di dolore, rancore, per quello vita che ha sempre cercato ma che sempre gli è sfuggita.
Quante volte ha sperato di incontrare quello giusto, quanti pianti hanno nascosto quella pioggia, quante volte ha aspettato seduta su quei gradini che arrivasse quel arcobaleno
Quanti inizi e fini ha affrontato, poi tra quelle gocce di pioggia ha urtato lui ,che le ha sorriso e per un breve e intenso attimo, i loro occhi si sono detti milioni di parole e il quel preciso momento qualcosa cambiò 

di Luca Morabito 

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Le tue assenze

                                        le tue assenze Sono ancora qui che vago su quel ramo del lago di Como inebriato dal profumo dei fiori accompagnato dal rumore del vento mentre il sole giganteggia tra le montagne  ma non scalda a sufficienza quella panchina ormai vuota delle nostre ombre.  Un respiro, un altro colpo di vento che ancora una volta non riesce a portar via quel ricordo di te mentre io cerco una nuova motivazione un ispirazione,  so solo che tra inferno e  paradiso tu eri quel filo sottile del mio andare e venire. Io che venni  fino qui senza chiederti mai niente  e imparai ad  amare anche le tue assenze. 01.01.16 #venerdidellapoesia 

La mia meta

  Tutte le strade del mio cuore, da sempre portano a te, vivono e muoiono di te, che sei l’essenza e la sostanza  di ogni mio giorno,  di ogni mio passo, di ogni sorriso o pianto  Sei quella luce che illumina la mia stanza, sei arcobaleno, sei neve, sei danza. Vorrei tanto che questa vita finisca di dividerci,vorrei che finalmente potremmo iniziare a viverci vorrei tanto che tu fossi sempre la mia meta e la mia metà.