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Noi sognatori

Devi sapere che anche i sognatori sbagliano,
a volte sbagliano sogni,
sbagliano storie, tempi o momenti,
a volte sbagliano anche a credere o non credere più nelle cose,
ma ogni volta che credono in qualcosa,
ci mettono sempre tutto il cuore ,
Si, quel povero cuore,
quante battaglie ha combattuto,,quante volte sembrava dovesse esplodere e quante quasi fermarsi.
Quante parole sono rimaste lì su quelle labbra e quante altre dette troppo in fretta,
magari alla persona sbagliata,
a chi non le meritava
Poi quelle paura, quella di sempre, quella di non trovare mai la luce alla fine di quel tunnel.
I sognatori,quante sconfitte hanno contato ,
troppe volte hanno fallito,a volte si sono scoraggiati
altre hanno
pianto di nascosto per paura di essere giudicati
I sognatori a volte si arrendono,
mai si lamentano qualche volta si accontentano, e ogni volta che lo fanno dentro di loro muore un po’ di quel sogno tanto sognato,desiderato
Un sognatore che non è riuscito ha realizzare il suo sogno
muore sempre due volte nella vita
Il sognatore è uno che combatte tutti i giorni con il mondo e puntualmente perde ma sempre si rialza e riprende la sua strada
I sognatori siamo noi che abbiamo creduto cercato e mai trovato quel amore e alla fine ci siamo arresi all’evidenza,
i sognatori sono molto riservati
anime complicate è raro notarli in giro,si mimetizzano tra la gente non hanno segni particolari solo cicatrici sotto pelle e uno sguardo rivolto alle stelle
I sognatori sono nobili poeti, la loro unica arma è una penna il loro scudo è il cuore, per un sognatore l’amore è come un ballo di primavera, un concerto,
una festa in spiaggia attorno un fuoco ,ed infine
un ultimo valzer lento sulla neve bianca nel’inverno degli anni ma ricorda, un sognatore ,
rimarrà sempre un sognatore

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Le tue assenze

                                        le tue assenze Sono ancora qui che vago su quel ramo del lago di Como inebriato dal profumo dei fiori accompagnato dal rumore del vento mentre il sole giganteggia tra le montagne  ma non scalda a sufficienza quella panchina ormai vuota delle nostre ombre.  Un respiro, un altro colpo di vento che ancora una volta non riesce a portar via quel ricordo di te mentre io cerco una nuova motivazione un ispirazione,  so solo che tra inferno e  paradiso tu eri quel filo sottile del mio andare e venire. Io che venni  fino qui senza chiederti mai niente  e imparai ad  amare anche le tue assenze. 01.01.16 #venerdidellapoesia