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il ricordo

Ricordo quel attimo in cui udii la tua voce,
alzai gli occhi
ed eri proprio tu
lì davanti a me 
Ti guardai fissa, come se ti vedessi per la prima volta
come se avessi visto un fantasma
non riuscivo a crederci,
Eri tu
Tu con la tua famiglia
eri come ti ricordavo
eri come sei sempre stata
bella e sorridente 
mi salutasti
io feci finta di non sentire
in me portavo ancora addosso quella maschera di delusone,
quel vestito di rancore
con occhielli di rammarico
e quella coperta di rabbia 
proseguii sui miei passi
senza guardarmi indietro
così come se nulla fosse mai successo
come se nulla fosse accaduto 
come feci tu quel lontano giorno
Ancora oggi il ricordo di te ogni tanto rimbomba nel mio cuore,
nei miei battiti come un mare in tempesta 
non smisi mai di pensarti di ricordare
quelle emozioni quei momenti che non torneranno mai più
e mai si potranno cancellare
Ricordo che ti diedi tutto me stesso 
e che mi  accorsi solo troppo tardi
che con te era solo tempo perso
con me volevi solo giocare
come un giocattolo che si desidera fino a che non si ottiene 

cercavi solo qualcuno che allietasse le tue pene

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Le tue assenze

                                        le tue assenze Sono ancora qui che vago su quel ramo del lago di Como inebriato dal profumo dei fiori accompagnato dal rumore del vento mentre il sole giganteggia tra le montagne  ma non scalda a sufficienza quella panchina ormai vuota delle nostre ombre.  Un respiro, un altro colpo di vento che ancora una volta non riesce a portar via quel ricordo di te mentre io cerco una nuova motivazione un ispirazione,  so solo che tra inferno e  paradiso tu eri quel filo sottile del mio andare e venire. Io che venni  fino qui senza chiederti mai niente  e imparai ad  amare anche le tue assenze. 01.01.16 #venerdidellapoesia