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La mia mela avvelenata

La mia mela avvelenata
Spero che questa mia poesia non ti offenda
ma non pensare che  mi arrenda
anche se a volte questa vita sembra orrenda
ti restituisco le canzoni di Francesco Renga
io non le ascolto più
se qui non ci sei tu
sei la mia mela avvelenata
sei sparita con la stessa velocità 

che sei arrivata
ingrata
sei la fiaba più sbagliata
pensavo fossi amore
ma tu eri solo una finzione
come quelle che si vedono in televisione
dentro non avevi niente
come pelle di serpente
ora non mene frega niente
te lo dico apertamente
senza tante riverenze
stanco delle tue violenze
e delle tue assenze
che non portavano più a niente
io qui ti saluto 

grazie per il contributo
di dolore ma potevi far ne anche a meno
spero che il tuo pensiero svanisca

in un baleno
come la coscienza di Zeno
tu per me vali meno di zero.



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  Tutte le strade del mio cuore, da sempre portano a te, vivono e muoiono di te, che sei l’essenza e la sostanza  di ogni mio giorno,  di ogni mio passo, di ogni sorriso o pianto  Sei quella luce che illumina la mia stanza, sei arcobaleno, sei neve, sei danza. Vorrei tanto che questa vita finisca di dividerci,vorrei che finalmente potremmo iniziare a viverci vorrei tanto che tu fossi sempre la mia meta e la mia metà.